Alfa Romeo 33 TT 12

Derivata dall'Alfa Tipo 33, l'Alfa Romeo 33 TT 12 è l'ultima Alfa Romeo ad aver vinto il Campionato del mondo Sport-prototipi.


La denominazione "33", debuttata nel 1967, è storica, la sigla TT significa "Telaio Tubolare", e 12 sono i cilindri presenti nel motore, di tipo boxer, centrale longitudinale,  in lega di alluminio e magnesio, dalla cilindrata di 2995 cc, con in totale 48 valvole, progettato dall'ingegner Carlo Chiti.
Per quanto riguarda il cambio, si tratta di un cambio posteriore a 5 rapporti più retromarcia. In fatto di prestazioni, il motore eroga 500 CV a 11.000 giri/min, la velocità massima è oltre i 330 km/h. Il peso è sui 640 kg.


La carrozzeria è caratterizzata da un'inconsueta aerodinamica inconsueta e dall'inconfondibile estetica, caratterizzata da due pinne laterali e dal periscopio con la presa d'aria dell'alimentazione.


Il 1973, anno di debutto della 33 TT 12, fu un anno di sviluppo per la casa del Biscione.
L'anno succesivo, per Alfa vi fu una sola vittoria, alla prima gara della stagione, la 1000 km di Monza.
Per il resto della stagione, vi fu il dominio della Matra-Simca MS670C.


Fu il 1975 l'anno del successo per Alfa. Sulle 9 gare che si tennero quell'anno, la 33 TT 12 non ne vinse solo due, le prime, Daytona e Mugello. I piloti alla guida che portarono Alfa alla vittoria del titolo furono gli italiani Arturo Merzario , Vittorio Brambilla, e Jacques LaffiteHenri Pescarolo , Derek Bell e Jochen Mass. 

Arturo Merzario alla guida della 33 TT 12 durante la 1000 km di Monza
Qualche anno dopo, al posto dell'Alfa, troveremo un altro grande nome italiano inciso nell'albo d'oro del campionato del mondo Sport-Prototipi: Lancia, campionessa con la stupenda Beta Montecarlo.
Qui l'articolo dedicato a quest'altra storica e vincente auto: Lancia Beta Montecarlo

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