Futura nostalgia
Uno dei miei rimpianti è non aver vissuto le epoche gloriose dell'automobilismo, non aver visto trionfare l'Alfa 155 nel DTM all'inizio degli anni 90, non aver potuto esultare alle innumerevoli vittorie della Lancia Delta nei rally, non aver mai visto le lotte tra Ayrton Senna e Alain Prost tra gli anni 80 e 90. Mi capita spesso di provare una grande nostalgia per tempi che non ho vissuto, e pensando a certe gare, a certe macchine, a certi piloti, provo una certa malinconia. Ma in questi giorni, mi sono posto una domanda: fra un bel po' di anni, proverò mai nostalgia per qualcosa di questi anni? La risposta è sì, per fortuna c'è qualcosa di quest'epoca che mi mancherà. Per esempio?
La Ferrari 488 GTB. Capolavoro di Maranello montante un motore V8 bi-turbo da 670 CV a 8000 giri/minuto. Al salone dell'automobile di Ginevra, nel 2018, fa la sua prima apparizione la 488 Pista. 720 CV a 8000 giri/minuto, peso che passa a 1280 kg, velocità massima oltre i 340 km/h, e va da 0 a 100 in 2.89 secondi. Paurosa.
Nel 2017 vengono presentate la 488 GTE e la 488 GT3, entrambe dotate di un 4.0 V8 bi-turbo. La GTE, nel 2016 vince il campionato costruttori, e nel 2017 conquista anche il campionato piloti, con James Calado e Alessandro Pier Guidi.
Tra l'altro, proprio mentre scrivo quest'articolo, ecco che viene presentata al Salone di Ginevra la sostitutrice della 488 GTB, la Ferrari F8 Tributo, altro capolavoro d'ingegneria della casa di Maranello. Motore 3.9 V8 bi-turbo da 720 CV. Spero che anche lei, come le sue precedessore, porti al successo il prestigioso marchio Ferrari.
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